LA VOCAZIONE DELLA CHIESA

I
I GIOVANI

Un Collega , Un Amico, Un Pastore
Cardinale Christoph Schönborn
Arcivescovo di Vienna

Arrivato nel 1975 come giovane professore a Friburgo, ho fatto presto conoscenza di un collega che mi impressiono` subito: viveva in una casa con una decina di studenti; un professore che condivideva la vita quotidiana: preghiera ,studio, la tavola (aperta a tanti amici).
È piuttosto raro trovare un professore cosi’ vicino agli studenti; e indimenticabile la cena in questa comunità gioiosa e vivace. Non mi sorprendeva che il Vescovo Eugenio ebbe una tale vicinanza paterna paterna ed amichevole con i giovani della sua Diocesi.
Non posso dimenticare quella sera del 28 gennaio 2005, quando don Eugenio si alzo’ con difficoltà dal letto per andare in Cattedrale a salutare i giovani radunati in un gran numero. Fu un grande privilegio camminare con lui per questa sua ultima visita in Cattedrale. Dall’inizio del mio soggiorno a Friburgo ho conosciuto un canonista affascinante, con una visione del Diritto canonico come materia teologica propria, un Diritto che sorge dalla fonte viva del Vangelo, un Diritto la cui carta è la Costituzione Lumen Gentium del Concilio Vaticano II.
Ben presto abbiamo iniziato a sognare un nuovo curriculum teologico basato sul Vaticano II, con forte accenno sulla nuova evangelizzazione nel contesto europeo. Cosi’ nacque il progetto di una nuova Accademia, e quando fu nominato Vescovo di lugano non tardo’ ad operare con tutte le sue forze per la realizzazione di questo sogno, oggi diventato realtà nella Facoltà di Teologia di Lugano.
La sua malattia fu uno shock. Come il signore puo’ lasciar partire cosi’ presto un uomo di tale fervore  per la grande visione del Vaticano II?
Quando Papa Giovanni II ha saputo della gravità della sua malattia, secondo la parola di un testimone, avrebbe detto <<tanto piu’ preghero’ per lui>>. La stima di Papa Giovanni Paolo II per questo teologo e pastore ci permette di valutare quale perdita è stata la sua morte. Nonostante, o meglio tanto piu’ questa morte è preziosa, poiché per un cristiano l’oblazione della vita è sempre seme di nuova vita. Cosi’ la morte di Don Eugenio rimarrà preziosa e feconda per noi tutti.